Alcuni progetti
Il Salvagiornale è il nuovo modo di fare pubblicità nella tua città.
Distribuito nei Bar di Salerno e provincia
Una copertina in PVC trasparente di 2 pagine e 4 facciate, dove all'interno viene rilegato il quotidiano, così per tenerlo maggiormente in ordine, migliorarne l'igiene, proteggerlo da eventuali macchie o pieghe ed inoltre facilitare la consultazione.
Una copertina in PVC trasparente di 2 pagine e 4 facciate, dove all'interno viene rilegato il quotidiano, così per tenerlo maggiormente in ordine, migliorarne l'igiene, proteggerlo da eventuali macchie o pieghe ed inoltre facilitare la consultazione.
Pepsi Like Machine
L'idea è quella di regalare una lattina di Pepsi per ogni Mi Piace realizzato sulla fanpage dell'azienda presente sul social network più importante del mondo.
L’agenzia di marketing e comunicazione TBWA Belgium è stata la fautrice di tale idea pensata bene per il proprio cliente Pepsi. Configurare un distributore pronto ad offrire una lattina in cambio di un Like su Facebook. Con tale progetto il produttore di bevanda gassata va ben oltre il semplice regalare lattine durante particolari eventi, infatti, con l’entrata in campo della collaborazione con i Like su Facebook potrà aumentare la propria visibilità sulla stessa piattaforma sociale permettendo quindi di avere un immediato riscontro proprio dai numeri di apprezzamento delle persone.
L’agenzia di marketing e comunicazione TBWA Belgium è stata la fautrice di tale idea pensata bene per il proprio cliente Pepsi. Configurare un distributore pronto ad offrire una lattina in cambio di un Like su Facebook. Con tale progetto il produttore di bevanda gassata va ben oltre il semplice regalare lattine durante particolari eventi, infatti, con l’entrata in campo della collaborazione con i Like su Facebook potrà aumentare la propria visibilità sulla stessa piattaforma sociale permettendo quindi di avere un immediato riscontro proprio dai numeri di apprezzamento delle persone.
Campagna di sensibilizzazione contro il lavoro gratis e lo sfruttamento di lavori creativi, come Webdesigner e freelance del Web
Un idraulico, un elettricista o un falegname, di certo non lavora gratis.
Invece nel mondo dei webdesigner e le altre categorie professionali freelance che lavorano nel web, spesso è richiesto di lavorare gratis, in cambio di un link, una citazione, una stretta di mano, una rispettabile voce in più nel proprio portfolio.
Lavorare gratis. L’agenzia ZERO ha realizzato, a tal proposito, una campagna di sensibilizzazione #CoglioneNO per il rispetto del lavoro creativo, contro tutti quei committenti (agenzie, società e privati) che liquidano il tutto con “Per questo progetto non c’è budget“.
Invece nel mondo dei webdesigner e le altre categorie professionali freelance che lavorano nel web, spesso è richiesto di lavorare gratis, in cambio di un link, una citazione, una stretta di mano, una rispettabile voce in più nel proprio portfolio.
Lavorare gratis. L’agenzia ZERO ha realizzato, a tal proposito, una campagna di sensibilizzazione #CoglioneNO per il rispetto del lavoro creativo, contro tutti quei committenti (agenzie, società e privati) che liquidano il tutto con “Per questo progetto non c’è budget“.
Google, il 76% delle pmi italiane non ha un sito web
Secondo uno studio di Google solo 3 imprese su 10 utilizzano il commercio elettronico come canale di vendita. Diego Ciulli (senior policy analist di BigG): "Bisogna diffondere la cultura di internet per sostenere il made in Italy"di F.Me.
Il 78% delle Pmi italiane possiede un computer ma appena il 34% ha un proprio sito e solo 3 piccole e medie aziende su 10 utilizzano il commercio elettronico come canale addizione di vendita e acquisto. E' quanto reso noto oggi da Google, in occasione della tappa fiorentina di "Eccellenze in digitale tour", il road show promosso da Google e Fondazione Symbola, che mira a valorizzare il Made in Italy, aiutando le aziende a digitalizzarsi per accedere e competere con più facilità sui mercati internazionali. L'evento si è svolta nella sede dell'Istituto europeo di design (Ied) nell'ambito delle iniziative collegate a Pitti Uomo.
Il 78% delle Pmi italiane possiede un computer ma appena il 34% ha un proprio sito e solo 3 piccole e medie aziende su 10 utilizzano il commercio elettronico come canale addizione di vendita e acquisto. E' quanto reso noto oggi da Google, in occasione della tappa fiorentina di "Eccellenze in digitale tour", il road show promosso da Google e Fondazione Symbola, che mira a valorizzare il Made in Italy, aiutando le aziende a digitalizzarsi per accedere e competere con più facilità sui mercati internazionali. L'evento si è svolta nella sede dell'Istituto europeo di design (Ied) nell'ambito delle iniziative collegate a Pitti Uomo.
Sorpasso storico di Internet sulla stampa
Secondo l'Osservatorio New Media & New Internet del Politecnico di Milano nel 2013 i ricavi da pubblicità online hanno toccato quota 1,8 miliardi contro gli 1,4 miliardi di quella su carta. La tv resta il canale "principe" con quasi 3,2 miliardi, ma è in calo
di L.M.
Per la prima volta la pubblicità online sorpassa quella sulla stampa. Nel 2013 il fatturato dell’Internet Advertising ha superato quello dell’Advertising a mezzo Stampa: 1,8 contro 1,4 miliardi di euro, pari rispettivamente al 27 e 21% del complessivo mercato pubblicitario italiano. Nel 2012 le quote dei due comparti erano ben diverse, con l’Advertising sulla Stampa che si attestava al 24% e l’Internet Advertising che aveva raggiunto il 21% del totale investimenti pubblicitari.
di L.M.
Per la prima volta la pubblicità online sorpassa quella sulla stampa. Nel 2013 il fatturato dell’Internet Advertising ha superato quello dell’Advertising a mezzo Stampa: 1,8 contro 1,4 miliardi di euro, pari rispettivamente al 27 e 21% del complessivo mercato pubblicitario italiano. Nel 2012 le quote dei due comparti erano ben diverse, con l’Advertising sulla Stampa che si attestava al 24% e l’Internet Advertising che aveva raggiunto il 21% del totale investimenti pubblicitari.
Pubblicità: funziona perché aggira le «barriere» razionali del cervello
Gli spot che puntano sulla bellezza degli attori, piuttosto che sulle qualità del prodotto, sono efficaci perché "aggirano" le aree razionali del cervello. Ad affermarlo, in uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience, Psychology, and Economics, sono i ricercatori dell'Università della California di Los Angeles (Usa), coordinati da Ian Cook, secondo cui i messaggi pubblicitari che esercitano una "influenza non razionale" - che punta a suscitare, nel consumatore, stimoli inconsci - "funzionano" perché evitano di stimolare le zone del cervello che inibiscono le risposte agli stimoli.
Esperti in MAKE SO
in allestimento
Make So richiama il verbo "to make": è una spinta all'azione, un'esortazione ad agire e a non aver paura delle nostre scelte, se davvero sono quelle in cui crediamo.
Siamo un'agenzia pubblicitaria che si avvale di esperti provenienti da ogni ambito della comunicazione.